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Firma Sergio Figuccia Titolo Sergio Figuccia

Francesco Marcello Scorsone - Rassegna stampa e critica

Recensioni di F.MARCELLO SCORSONE - Sergio Figuccia e le sue Mute Mutazioni di Massa

Ottobre 2007

In arte, come in tante altre occasioni e situazioni, essere obiettivi e al di sopra delle parti è sempre estremamente difficile e se devo essere sincero, come peraltro è mia caratteristica, scevro come sono da condizionamenti di carattere formale, direi che alla mostra "I Solidi Ignoti" del 2004 Figuccia ha aggiunto ben poco in questa sua mostra personale dal titolo "Mute Mutazioni di Massa", testo in catalogo di Salvo Ferlito.

La mostra, esposta in uno spazio espositivo di notevolissimo pregio (Ex Convento della Magione a Palermo, un complesso architettonico risalente al 1.200 d.c. circa), ha un ottimo impatto con il pubblico, ma manca di qualcosa; forse del trait d'union fumetto/pittura che avrebbe certamente dato maggiore corposità a tutto il lavoro di Figuccia.

Le opere esposte sono ben distribuite e l'allestimento è ottimale in quanto permette una buona fruibilità dei lavori stessi anche quando vi è un notevole flusso di visitatori. Figuccia non ha dato alla sua pittura quella sterzata, pur avendone capacità, metodo e conoscenza, che personalmente mi aspettavo. Il logo con il quale ha presentato la mostra, M.M.M. ovvero (Mute Mutazioni di Massa), era un ottimo pretesto per entrare nel complicato mondo della mutazione genetica, per denunciare in maniera vibrata i danni a volta irreparabili di certa ingegneria che si occupa di O.G.M., di medici che pilotano aborti, di previsioni catastrofiche per il nostro pianeta etc.

La sua asetticità e l'ottimo taglio grafico lasciavano presagire l'aggressione pittorica su alcuni di questi argomenti. Niente di tutto questo. La questione è stata solo sfiorata. E' il caso di: "O.G.M.", una strana anguria somigliante a un granchio, o "Fusilli al D.N.A.". Ho ritrovato un Figuccia certamente più consapevole della capacità di arrivare alle percezioni sensoriali dei visitatori ma senza peraltro aggiungere molto a quanto ha già fatto nella sua precedente mostra, fatto salvo un paio di opere che ritengo molto valide sia sul piano formale che estetico, oltre ovviamente ad un'ottima capacità inventiva. La soluzione adottata nei due lavori: "Anche le religioni inquinano" e "Il vizio inglese", me lo riconciliano e mi fanno ritrovare un Sergio capace di andare oltre il deserto avanzante della politica culturale italiana sempre più accattona.

Ma la mostra di Sergio Figuccia riserva delle sorprese. Il suo lavoro di artista è indirizzato anche verso l'installazione e il video con risultati più che soddisfacenti, in particolar modo per il corto "Killer per caso" in cui l'artista viaggiando nella rete estrapola una serie di frammenti di immagini mixandoli con ottima scelta di tempo e con musiche appropriate riuscendo ad attivare nello spettatore in sala una partecipazione attiva. Complimenti! La mostra potrà essere visitata fino al 25 ottobre 2007, orario dalle 9.00 alle 18.30 tutti i giorni compreso i festivi.

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